E’ troppo tardi e non possiamo avventurarci all’interno, però possiamo invece approfittare dei super lettini imbottiti presenti sulla spiaggia che ci offrono comodità, relax e uno stupendo tramonto.
Il tutto – ovviamente – con cocktail e ombrellino e platano fritto !!
Nel complesso la baia dei Deux Pitons è affascinante:
. per l’imponente presenza dei due Pitons alti entrambi oltre 700 metri;
. per il bellissimo fondale;
. per la spiaggia elegantemente attrezzata con lettini super imbottiti, amache, bar e ristorante al quale si accede da un piccolo viottolo dalla spiaggia, delimitato da fiaccole che vengono accese al calare del sole .
Non a caso l’intero equipaggio fa ritorno a bordo solo quando è veramente buio .
04 . 01 . 15
Al mattino salpiamo per fare rotta sull’isola di Martinica .
Però non possiamo fare a meno di fare una sosta bagno e pranzo nella bellissima Rodney Bay che già ci aveva accolto nel viaggio verso sud .
Oggi la baia ci appare ancora più bella di quando l’abbiamo vista il primo giorno dopo la partenza .
Direi che è un segno che la vacanza è andata più che bene, nonostante il forte vento e le relative onde .
Fortissima l'inventiva e la fantasia di questo venditore locale caraibico con il suo variopinto barchino carico di frutta e pesce e ... tutto ciò che si può chiedere qui ai Caraibi !
Prima ci fa un bel passaggio da lontano e ci osserva ….
Poi … da bravo discendente di Pirati… tenta un abbordaggio volta alla vendita di qualsiasi cosa potremmo desiderare !!
Se non è a bordo ci garantisce che – in tempi brevi – la va a reperire !
Non stento a credere che sarebbe capace di trovare di tutto !
La baia è enorme e accoglie tantissime barche .
Sarebbe da stare almeno un altro giorno qui !!
Da Rodney bay navighiamo verso la Martinica .
Anche questa volta si naviga con la nostra sola vela rimasta intatta ridotta e un po’ di motore .
Essendo un bordo di bolina stretta ci accorgiamo che con solo il genoa ridotto scarrocciamo troppo .
Anche in questo modo non riusciamo a raggiungere con un solo bordo la nostra meta alla baia di Saint Anne .
Infatti l’ultimo tratto di mare navighiamo con solo motore esattamente contro vento .
Ogni tanto, ci tornano in mente le considerazioni di molti skipper che descrivevano il ritorno verso nord con una comoda navigazione di bolina larga e venti intorno ai 15 – 20 nodi .
Per noi niente di tutto ciò: venti spesso intorno ai 30 nodi e bolina stretta .
All’arrivo a Sainte Anne la baia è ridossata bene e senza risacca (finalmente !!) .
Probabilmente è questa la ragione per cui è affollatissima .
Oltretutto, dopo avere dato fondo all’ancora in questa baia, è possibile scendere a terra nel paesino che offre la possibilità di fare rifornimenti e usufruire dei servizi utili ai navigatori .
Alcuni membri dell’equipaggio scendono a terra con il tender e partono con il taxi alla volta dell’aereoporto per il ritorno in Europa .
L’appuntamento con il taxi è alla inconfondibile chiesa di pietra che si affaccia sul mare .
La parte di equipaggio che resterà fino alla fine, invece organizza una seratina e cena in uno dei locali che si affacciano alla baia .
Un consiglio per chi vuole andare a cena fuori nei locali della Martinica: andare presto, perché qui i locali chiudono prestissimo . Infatti alle 21.00 la cucina chiude !
Dopo l’ottima cena tipicamente creola, si fa una passeggiata per le bellissime vie sul mare stranamente poco frequentate (la stessa cosa la notai anni prima in Guadalupa) .
Quindi si torna a bordo a notte fonda .
La notte in rada trascorre finalmente tranquilla e senza risacca .
05 . 01 . 2015
L’indomani mattina tuffo e nuotata fino alla bella e vicina spiaggia .
Nell’asciugarci al sole sentiamo e notiamo un po’ di movimento che ci incuriosisce .
Quindi raggiungiamo un grande e grosso pescatore creolo che con un machete, colpito con una mazza di legno, sta tagliando a tranci un grosso tonno appena pescato .
Impossibile resistere .
Acquistiamo il tonno a tranci, che cotto sulla graticola di poppa della nostra barca, insieme a un ottimo vino bianco secco e fresco, da vita ad un indimenticabile pranzo .
Dopo pranzo un incontro che per me sarà “indimenticabile “ .
Facciamo la conoscenza dei nostri vicini di ormeggio anche essi italiani .
Luigi e Paola a bordo della loro barca modello Moana 39 – progetto Malingri . (Moana in polinesiano significa BLU ) .
Sono una coppia di italiani di Milano che vive in barca da 20 anni, dei quali 14 trascorsi in Mediterraneo e 6 in giro per il mondo e in particolare nei Caraibi .
L’incontro con Luigi e Paola mi spinge ad una riflessione .
Un conto è sapere che questo tipo di persone esistono e ne abbiamo conoscenza attraverso i libri da loro scritti e dai racconti di pontile;
tutta un'altra cosa è incontrarli e farci due chiacchiere con calma durante le quali ti raccontano un po’ della loro vita da cui emerge che:
. vivono con veramente poco;
. navigano a bordo di una barca datata e di medie dimensioni, anche se di ottima fattura e molto marina con prua ben stellata e opera viva molto immersa (probabilmente molto più marina delle moderne barche belle e comode proposte dai più noti cantieri, che poi con mare formato di prua soffrono e sbattono tutte violentemente scendendo dalle onde );
. si sono avvicinati alla vela con conoscenze minime;
. si definiscono navigatori da “pastasciutta” ! (… e allora noi cosa siamo ? meglio non rispondere !);
. parlano dei loro prossimi programmi in questi termini: “ sostiamo qui in rada con tutta calma ….. poi saliremo verso l’isola di Cuba e staremo qualche mese sottovento ad essa probabilmente a Trinidad; quindi si scende a sud - a Cartagena de Indias - in Colombia dove staremo almeno un annetto, mese più mese meno; poi saliremo a Panama, attraverseremo il canale e inizieremo una nuova avventura nell’oceano Pacifico fino alla Polinesia !!!!”
(io allibito .. e senza parole a bocca aperta !!!!)
. non valutano in nessun caso e in nessun modo di tornare alla vita a terra sino a che le forze li sostengono; quindi, ritengo a lungo, visto che hanno solo circa 50 anni e fanno questa vita in relax da quando ne avevano 30 ;
. non valutano in nessun caso e in nessun modo di tornare in Italia !!
- in conclusione mi domando : come dargli torto ????
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