Una settimana di relax
quarta settimana di Agosto 2007 (Michelangelo)
ero un bambino quella sera a Palermo quando mio zio uscì per andare a pescare....
aveva con se quei grossi ami ed andava a pescare tonni...
mi disse che ero troppo piccolo per andare con lui ma che un giorno mi avrebbe portato...
io sognai di seguirlo e avrei voluto essere già grande...
forse è proprio allora che è iniziata la mia passione per il mare ....
quel grande desiderio di conoscerlo che mi ha portato a viverlo in tanti modi sopra e sotto la superficie.
Non avevo mai fatto una crociera in barca a vela....il corso cabinati a Caprera era stato un bell’assaggio ma forse un po’ troppo scuola e ...poco relax!... è così che ho incontrato Andrea e con lui sono partito alla volta della Croazia a bordo della Isla de Andres...da quella prima notte nel porto di Zadar dove dormendo in cuccetta ho scoperto che non è poi così male addormentarsi facendosi cullare dalle onde....e poi, veleggiando a sud fino a quella rada nascosta dove in apnea abbiamo disturbato una pinna nobilis...e poi attraverso quel passaggio sotto al ponte, quasi sfiorandolo con la
testa dell’albero,
fino alla baia dimenticata del pescatore Ivan dove quella notte sembra quasi il tempo si sia fermato... il mare si è trasformato in uno specchio e il sole ormai tramontato ha infiammato di un rosa acceso le poche nuvole che disegnavano con forme bizzarre l’azzurro dell’orizzonte...
poi è arrivata la notte ma sull’altra sponda del cielo gia stava sorgendo la luna piena e una nuova luce trasformava la baia in un dipinto surreale sospeso nel tempo....
poi le delizie gastronomiche del pesce appena pescato da Ivan e infine addormentarsi in coperta sotto il cielo stellato lanciando l’ultimo sguardo al mare tanto trasparente da vedere il fondo anche di notte.... al risveglio iniziare la giornata con un tuffo nel blu e poi via a vela verso le Incoronate, fra innumerevoli isole e isolotti dall’aspetto quasi marziano, fino alla profonda insenatura dell’isola di Telascica dove il mare diventa lago e dove è impossibile non fermarsi a fare una nuotata fino a quella casetta dove qualcuno sul terrazzo sembra abbia appeso un quadro con uno straordinario paesaggio di mare e natura tanto bello da....sembrare vero!..
poi sosta in banchina a Sali un paesino dove pare il turismo non sia ancora arrivato e sembra tutto fermo a come era un tempo...
poi il vento gira a scirocco e il mare vuole mostrarci i muscoli...la vittoriosa regata con una barca rivale....risalire il vento con grande fatica incrociando anche un traghetto da dove alcuni turisti ci salutano preoccupati guardando quel guscio di noce
sbattuto dalle onde...poi arriva la calma del porto di Sutomiscica...poi di nuovo la raffica di bora che quasi ci sdraia...
il rifugio del porto di Zadar e poi l’emozione della traversata dell’Adriatico...arrivare in mezzo, perdere terra all’orizzonte...timonare a vela vedendo con la coda dell’occhio che qualcuno sta nuotando vicino a noi...un fischio ed ecco una miriade di delfini giocare a corse con la nostra prua e noi sdraiati con le mani in acqua nel tentativo di toccarli mentre la barca procede guidata dall’autopilota....
poi il maestrale diventa impetuoso... il mare cambia colore....ora fa sul serio... alla radio cominciano a chiedere nostre notizie...il Conero che è li ma non si raggiunge mai... e alla fine l’entrata a vela nel porto di Ancona perchè non era pensabile ammainarle prima...l’avventura è finita ma ormai la passione è troppo grande e già si pensa alla prossima uscita...per ora non mi resta che ringraziare Andrea il grande skipper detto anche Pupo, perchè al mattino beve sempre nesquick, l’equipaggio costituito da Antonella, Arianna e dal mitico Leonardo e infine soprattutto lei, la Isla de Andres, che è riuscita a far vivere quel bambino ormai cresciuto dentro a quel suo grande sogno chiamato mare.
Michelangelo. |