La domenica l'appuntamento è stato al
Tankercommerc di Zara.
Dopo le varie presentazioni di rito e
una breve introduzione alla vita di barca da parte di Andrea
(chissà perché la spiegazione del funzionamento del bagno
intimorisce sempre così tanto??!!), ci siamo concessi quella
che sarebbe stata l'ultima doccia “lussuosa” della
settimana, per poi cenare da “Antonio”, un ristorantino a
due passi dalla Marina.
Il gruppo si è rivelato da subito
assortito e ben disposto al divertimento: Fabrizio e
Valentina di Parma, Arianna la ragazza di Andrea, io e Luca
e i tre ragazzi di Sassuolo, Marco, Cristian e Andrea , che
da bravi emiliani sono arrivati con un bagaglio carico di
Italian Food, ovvero Parmigiano Raggiano, un salame della
lunghezza di 50 cm circa, il tutto accompagnato da Bacardi,
lime e menta per un prossimo Mojto Party. La missione numero
1 era cercare la gnocca (chissà se ci riusciranno...intanto
per sicurezza hanno con loro una barbie gonfiabile), la
numero 2 era la ricerca del ghiaccio: non è stato facile
farsi capire dalla cameriera di darci una borsa piena di
ghiaccio! Alla fine ci siamo riusciti e il pesce da
“Antonio” era ottimo!
Il lunedì mattina dopo aver fatto
cambusa salpiamo dal porto di Zara alla volta dell'isola di
Molat a 30 Km circa di distanza. In poco tempo ci troviamo
circondati da un paesaggio quasi incontaminato dove mare e
vegetazione la fanno da padroni: è impressionante quante
tonalità di blu abbia il mare!
Giusto il tempo necessario per
ormeggiare la barca nella baia di Brgulie che già tutto
l'equipaggio si è tuffato in acqua, impaziente di nuotare in
acque limpidissime.
Brgulie ha al centro una piccola isola
di sola vegetazione ed è un borgo di 4 anime da cui gli
unici rumori sono il canto delle cicale e il guizzare dei
pesci a fior d'acqua. I ragazzi di Sassuolo molto ben
equipaggiati di strumenti per la pesca buttano l'esca in
mare e abbocca un
pesce con grande soddisfazione di tutti .
Ci godiamo tranquillamente un
bellissimo tramonto dalla barca e poi ceniamo in un
ristorante con menù a base di capretto e filetto cotto alla
peka, vino e il tipico dolce croato che si chiamo palacinka
Al rientro in barca ha abboccato anche
il secondo pesce e così per domani per pranzo spaghetti al
sugo di pesce …. per il momento di gnocca ancora non ce n'è.
Una delle cose più belle della vita in
barca è svegliarsi la mattina e tuffarsi in acqua: non c'è
niente di meglio di un bagno fresco per cominciare la
giornata !!
Prima della partenza l'equipaggio delle
cabine di poppa si mette ai fornelli per cucinare il pescato
di ieri: un buon profumo invade tutta la barca da fare
venire l'acquolina in bocca !!
E' ora di ripartire !
Lentamente usciamo dalla baia di
Brguliye aspettando ansiosamente abbastanza vento per issare
le vele e ci riusciamo ! Navighiamo a vela !
E' una esperienza unica trovarsi in
mezzo al mare e udire solo il rumore delle onde che
ritmicamente si infrangono contro lo scafo .
Arriviamo all'isola di Ist di fronte
alla baia di Zapuntel .
Qui l'acqua è cristallina e nuotano
tantissimi pesci; reduci dalla positiva pescata della
giornata precedente perseveriamo con l'esca a cui i pesci
sembrano non abboccare affatto !
Rimediato abbastanza ghiaccio è la sera
dell'aperitivo al tramonto, musica a manetta con mojito e
salame di Sassuolo e il parmigiano .
A cena siamo in un ristorantino sul
molo con menù a base di solo pesce: scorfani,
branzini,calamari fritti e alla griglia .
Tutto davvero ottimo ! Dei nostri
tentativi di pesca invece nulla, come la gnocca!
La mattina un alito di vento ci illude
nello spiegare le vele, ma solo per poco perchè ci troviamo
fermi in mezzo al mare e raggiungiamo la meta a motore:
Isola di Skarda e baia di Griperica .
Una lunga e stretta insenatura
contornata dal verde della macchia mediterranea.
In fondo c'è un iccolo molo con una
fortificazione in pietra e un cannoncino di proprietà di un
signore molto simpatico di nome Sergio che ci ha raccontato
la storia di questa piccola isola utilizzata come terreno
per la coltivazione già ai tempi degli antichi Romani .
Il pomeriggio canotto e remi andiamo
all'esplorazione dell'isola: un sentiero sterrato ci porta
dopo circa un chilometro dall'altra parte dove un villaggio
semi abbandonato di case in pietra si affaccia sul mare . E'
una baia di ciottoli bianchi dall'acqua cristallina davvero
fantastica .
Anche la luce del sole del tardo
pomeriggio ne risalta la bellezza facendo luccicare la
leggera increspatura del mare .
La sera ceniamo da Sergio sul molo alla
luce di un solo faretto e lanterne illuminate a candela: una
atmosfera magica. Qui il tempo sembra essersi fermato da un
pezzo !!
Sergio ci cucina carne alla peka,
calamaro e pesce grigliato appena pescato . Più fresco di
così !!
Posti come questi sono più unici che
rari . Una location suggestiva e emozionante . Peccato per
la bussata a fine cena quando ci ha portato il conto ….
vabbè ne è valsa comunque la pena . Ci consoliamo tornando a
bordo e trovando 5 pesci sugli ami del nostro parangale !!
La lontananza da luci artificiali rende
il cielo molto buio e si vedono proprio tutte le stelle
molto luminose e sembrano pronte a caderti addosso .
La mattina dopo si parte alla volta
della baia di Sakarun . La sorte ci è contro e abbiamo vento
mare e corrente contro . Facciamo un po' di vela, ma alla
fine dobbiamo arrenderci e fare le ultime miglia a motore
per arrivare a una ora ragionevole per il pranzo .
Approdiamo in una baia di sabbia bianca
e acqua cristallina e finalmente molto calda !
E' forse il primo luogo con un po' di
movimento e movida a riva: bar, ombrelloni di paglia e i
nostri amici di Sassuolo si ingolosiscono e partono in
caccia a riva !
Ma evidentemente per loro la vacanza
doveva andare a secco perchè proprio in loro assenza due
ragazze inglesi vengono a bordo a chiedere un passaggio per
Zara . Evidentemente non era destino .
Stiamo in acqua fino a sera e poi ci
prepariamo per andare a cena in un baracchino di nome
Amarcord gestito da una signora italiana .
La spola tra la barca e la terra fema è
stata rallentata da un incidente di percorso: Valentina
nonostante i diversi e vari avvertimenti dei giorni
precedenti non aveva ancora imparato a salire sul tender e
stavolta non gli è stato perdonato e finisce in acqua .
La cela è a base di carne con cevapcici
( salsiccine), bistecchine e pancetta .
Chiude la serata un delizioso mirto
fatto in casa dalla proprietaria .
Il luogo è talmente bello e piacevole
che all'unanimità decidiamo di restare anche il giorno
seguente che scorre placido e tranquillo in mezzo all'acqua
cristallina giocando a freesbe con l'insalatiera di bordo .
La vacanza volge al termine ma la
missione numero 1 è miseramente fallita per fortuna resta la
fedele barbie del materassino.....
Al risveglio di sabato ci dirigiamo
verso l'isola di Uglian dove una parte dell'equipaggio
scenderà . La navigazione viene premiata dai delfini che ci
accompagnano per una parte dellanavigazione .
Al marina Olive l'ultimo brindisi e
l'appuntamento a Riccione per l'appuntamento dell'equipaggio
!!
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