Equipaggio: Due genitori e tre figlie di Roma; Mario single; Silvio e Francesca coppia toscana; skipper Andrea e Arianna.
21.08
Partenza da Lido delle Sirene Anzio alle 9 per Ancona e verso le 11.30 siamo ancora a Tivoli (Roma) A24: 9 km di traffico bloccato. Riprendiamo il viaggio un po’ in ansia; ce la faremo a prendere il traghetto alle 16?? Ancora traffico A14, macchine code ma per fortuna (Mario!!) alle 14.30 siamo al check in.
Parking Archi; Bus 4 per il porto; Dogana veloce nave accogliente e vuota; bar Procek (Maraska) con ghiaccio x tre (una specie di marsala gustoso).
La vacanza è…..quando parti, quando lasci le tue cose, le tue certezze e navighi verso luoghi da scoprire.
Abbiamo conosciuto Andrea da internet, sito interessante, sms simpatici, voce al telefono gradevole ma sì andiamo in Croazia, ci piace affidarci nella vita!!
Le donne di casa svuotano gli armadi e riempiono tre splendidi borsoni di indumenti, accessori, magliette, vestitini, solo “l’essenziale” !
Il viaggio in nave è tranquillo, tramonto rosso intenso, spaghetti croati e di nuovo Procek.
Il tempo trascorre lento; vi confido che sono contento di essere in nave con tutta la famiglia al gran completo; forse è finalmente l’unico momento dell’anno per noi, solo per noi.
Alle 22 in punto arriviamo a Zadar. Andrea attende in banchina insieme a Francesca e Sivio; una coppia toscana che sarà con noi in barca a vela.
Le impressioni positive ricevute al telefono sono confermate; skipper professionale, accogliente, simpatico e ben organizzato: welcome on board!!!!
L’equipaggio con Arianna è al completo. Si va in barca dopo un minuscolo passaggio a remi con Caronte, pochi spiccioli e siamo in Marina di Zadar:
Sistemiamo le poche cose “essenziali” e mini-riunione per la vita di bordo e il planning settimanale.
I ragazzi toscani sono “squisiti” e noi un po’ stanchi ma felici di trascorrere in Croazia un pezzetto delle nostre vacanze estive. Buonanotte.
22.08
Domenica mattina campane della chiesa alle 8; doccia in darsena caffè al bar e cambusa con Panda toscana: 6 carrelli e mille cose che in modo magico trovano posto nello scafo. Dopo la cambusa si salpa finalmente alle 12. (orario consono a detta del comandante): e si accende il motore diretti all’isola di Pasmam, dormiremo in rada e ceneremo da Luca 1 (Baia di Soline). Meteo buono, anzi ottimo, anzi splendido!!!!, Vento netto di prua e quindi motore a 7 nodi circa, un pizzico di fiocco per qualche decina di minuti poi si ammaina.
Alle 15 siamo in rada e dopo ormeggio perfetto del capitano Andrea, applaudito da imbarcazioni vicine, si pranza: oggi tocca all’equipaggio di prua, vino bianco eccellente e quattro chiacchiere in pozzetto come tra vecchi amici di sempre. Ogni volta la vita cela sorprese incredibili! Sono questi i momenti che prediligo, la semplicità dei gesti, la facilità della relazione e della comunicazione, il vento sulla pelle. Prima del pranzo un solo grido ha echeggiato nella baia placida e solitaria l’urlo di Simona dopo un tuffo nelle acque cristalline croate: “Porcaccia” freddina direi!
Nel silenzio della rada si dorme, complice il vino bianco, pace, ritmo lento del mare. Qualcuno parla sommessamente e il tempo sembra fermo; di fronte a noi Luca1 il primo “ristorante “ che ci ospiterà per la sera; attendiamo con fiducia . Il locale è una capanna sulla roccia, reti da pesca alle pareti, qualche tavolo e sedie, un braciere acceso, pesce e verdure pronte da divorare, vino bianco locale, sarde “saporite” e un odore di arrosto che lascia il segno. Intorno a noi la pineta, il mare e costa croata fiera ed immobile. Beviamo, mangiamo, ridiamo, come se ci conoscessimo da sempre.
Si torna in barca con “imbarcazione” di Luca1 (il nostro 3,3 CV ci ha mollato stasera) e Andrea apre il noto “amarone” croato di Maraska, certo che durerà fino a mercoledì, ma non vedrà neanche l’alba del lunedì!!!!! Sono le 23, la giornata è trascorsa in allegria e con una sensazione di naturale serenità, ho visto mare alberi vele e la mia famiglia contenta, rilassata, “distesa”, non ho altri pensieri nella testa. Buonanotte!! Luna quasi piena, mare muto, barche appoggiate sull’acqua e ormeggiate con boe sicure.
P.S. Chiappino= molletta per panni
Toni= Tuta da ginnastica
Chilo=riposino pomeridiano post prandiale (traduzione letteraria dal fiorentino)!!!!
23.08
Isola di Zut, baia di Iliaca. Buongiorno dopo le quotidiane operazioni del mattino si sale per rito della colazione in pozzetto; abbiamo deciso all’unanimità che la miscela del caffè croato è una “ciofega”, il resto molto buono e gustoso. Tuffo del mattino, acqua bella fresca, giro in gommone, e poi via verso un'altra baia riparata e tranquilla. La nostra destinazione c’è ma non si vede dal mare e noi attendiamo pazienti e un po’ curiosi. Oggi pranzo a cura della poppa e a cena si va da Luca 2, vongole croate, carne, orate mitiche, verdura e patate, vino in abbondanza e in barca il consueto “amarone”. La rada dorme serena, siamo quasi da soli e il mare anche stanotte è fermo e lunare.
24.08
Oggi cambusa alla prua che organizza un pranzetto allegro elegante variopinto e buonissimo, sapiente ed equilibrato!!! Dopo qualche minuto di vela a 3 nodi motore fino all’isola di Dugy Otok a Brbnye. Ormeggio a gavitello sospeso sul mare ed ancorato con cemento a trenta metri sott’acqua, 190 cune boa e spazzatura!!!
Shopping al market Antonella praticamente vuoto come ai tempi di Tito, prenotazione da Antonio, un ristorante con vista sulla baia che ci mostra un dentice da 3 chili, mazzancolle , vongole, scorfano e altre prelibatezze di mare che troveremo sulla griglia alle 20.30 su tavolo imbandito. Solito amarone della notte in pozzetto. Luna piena pienissima e mare immobile.
Ognuno getta i propri pensieri, attende la notte, odora di resina, di sale e di scampi, sa di vongole e amarone, di sapori semplici, sa di un quotidiano lento, uguale e noi godiamo della quiete in quest’angolo di Adriatico protetto, dove ognuno sta con se stesso.
Oggi Francesca con dolcezza infinita ha cantato insieme a Sofia, Silvio ha duellato con Ginevra in acqua e fuori; Mario ha dato consigli su adolescenti, Ludovica ha perso 12 euro nell’etere croato; Simona non ha tirato neanche un cubetto di ghiaccio, Sofi Gini e Ludo ci hanno spogliato praticamente quasi nudi davanti all’equipaggio. Andrea non ha l’ansia, non penso ne abbia mai sentito parlare, Arianna silenziosa pacata e leggera creatura abita la barca con eleganza. Esistono momenti del presente irripetibili. Buonanotte a domani.
25.08
Colazione, bagno del mattino e navigazione verso Brgulje, baia naturale a poca distanza: motore 7 nodi vento mezzo nodo. Si arriva davanti al funghetto isolotto, di resina e pini, consueto meraviglioso gavitello e consueto ormeggio impeccabile del comandante! Shopping in alimentari piccolo pochi mq ma molto fornito, anche pistacchi per happy hour! Pranzo della poppa, saporito e sobrio, gustoso e “dietetico”: Andrea pesca fasolare per la pasta del capitano insieme al marinaio Silvio. Bagni, facile escursione sull’isolotto; lettura, sonno al sole, crema, ancora tuffi e frutta; che vita! Cattiva notizia: Janko ristorante di fronte a noi che offre un magnifico lamb peka (braciere e fuoco lento) è full stasera e dovremo dire addio al lamb , almeno per quest’anno: Abbiamo un altro buon motivo per tornare in Croazia. L’equipaggio non si perde d’animo e improvvisa cena abbondante e squisita! Si chiude con crema calda; mimi del cinema (risate alla grande) e amarone della sera light.
La notte si chiude dietro di noi, si accende di lievi bagliori, il mare quasi fermo, una brezza da nord increspa la superficie dell’acqua e muove leggermente la barca che s’adatta al vento, ne segue la scia e dorme placida come la nostra mente. Alcuni incontri con persone, una giornata immerso nel sole e nella quiete, le vite che vedi intorno cambiano silenziosamente qualcosa dentro, non sei più quello di ieri e chissà domani, se possiedi il coraggio di portare con te questo lento fluire dell’esistenza, godi dell’incontro e cerchi questo interminabile movimento dei corpi senza attese.
La notte che si schiude sa di felicità, costruita con poche cose semplici, le figlie attorno, Simona radiosa, l’equipaggio accogliente, delizioso nelle attenzioni quotidiane (yogurth pronto per Lino, caffe’ già zuccherato con la giusta dose, latte freddo, il pigiama di Francesca in bella visione…..), un tuffo, il corpo abbronzato, l’odore del sole: Qui è così facile abbandonarsi, sentire i polmoni espandersi aritmicamente, scorrere il sangue, muoversi le ciglia, pregare in silenzio e ringraziare. Luna ancora piena, stelle, bagliori lontani e una nuova speranza del giorno.
26.08
Isola di Molat (baia fasolare) Rituali del mattino ormai consolidati, caffe’ latte caldo e cereali per Andrea, acqua calda per la “sbobbetta” di Simona (nescafe’ in tazza), marmellata burro biscotti al cioccolato per grandi e piccini, Leibniz, succhi frutta, latte freddo ….e uno splendido pigiama della libellula Francesca che allieta il mattino dell’equipaggio, ancora immerso nella notte, di una nota di colore e di allegria. Tuffo immancabile e poi via verso l’isola di Uglian dove dormiremo in banchina con luce acqua toilette a 5 stelle e ristorante Lantana. Prima però sosta a sorpresa in una baia spettacolare azzurra verde e celeste con minuscola spiaggietta e pini sul mare, incantevole e solitaria.
Il capitano prepara lo spaghetto italico con fasolari, polpa di granchio di Mario il pescatore croato, zuccchine e vino bianco, un sapore che lascia l’eco lungo le papille gustative, s’inoltra nel palato molle e giunge al cuore mmmmmhhhhh!!!!
Passeggiata sulla spiaggia, conchiglie, acqua gelida colori della Polinesia, canto di cicale e continue tenerezze di Francesca e Silvio (meno male che Silvio c’e’)! Ormeggio perfetto come sempre, birra gelata bar in darsena, doccia superba e prolungata (14mt, 10 persone, servizi etc etc 50euro/notte !!!).
Alle solite 20.30 prenotato tavolo da Lantana (carne, scampi, procek ghiacciato) e immancabile Pelinkovac, buonanotte ma prima uno sguardo alla donna del pigiama a fiorelliini e si dorme più sereni!!!
27.08
Breve passeggiata con Ginevra (mal d’orecchio stamattina), souvenir per casa al mare e via verso Zadar, purtroppo. Valigie fatte o quasi, la testa svuotata, il corpo colorato, la pelle arsa e occhi solo per cielo e mare, due azzurri che s’incontrano, s’intersecano, giocano con le tonalità e si annullano all’orizzonte fondendosi.
Vela lasco - gran lasco, caldo gran caldo, secchiate d’acqua in navigazione ogni 10 min, ancora vela Gini al timone ormeggio dopo Canadair in volo per incendio all’interno di Zadar. Doccia bancarelle e alle 20.30 tavolo al ristorante “lungomare”. Gini in braccio come da piccola si addormenta, Sofi familiarizza con i proprietari del ristorante, Mario Andrea e anche Ludovica chiacchierano e bevono un decente vino rosso; scorfani, dentici, rane fritte, verdura e patate, quattro chiacchiere tra vecchi amici di sempre, confidenze tra le sedie, sorrisi e amarone della sera. Con un po’ di tristezza si va a letto, domani mattina sveglia quasi all’alba per nave che ci condurrà fuori da qui dove ho lasciato molti battiti del mio cuore e dove finalmente mi sono fermato insieme alla famiglia e a nuovi amici.
Cio’ che rende diversi gli esseri umani tra loro è l’accoglienza, la tenerezza, l’intelligenza e l’eleganza, cose che non puoi comprare, sono innate da sempre. A volte gesti naturali ti raccontano attenzione e ascolto discreto. In questa settimana abbiamo assaporato i gusti del cuore, delle persone, delle figlie, la calma strutturata di Andrea, l’allegria di Mario, la dolcezza di Francesca, il distinto silenzio di Arianna, la simpatia di Silvio c’è; la radiosa serenità di Simona, l’esuberanza infinita di Ginevra, i tuffi di Sofia, il colore degli occhi di stelle di Ludovica. Porto con me decine di attimi di vita in barca che sommessamente mi hanno cambiato dentro, lì dove nascono e si esauriscono le emozioni, tanti tramonti accesi di rosso, i sorrisi di tutti, gli incontri e gli scontri, porto con me i fiorellini del pigiama di Francesca (ne sono ormai dipendente!), il suono soave e romantico della pompa della toilette, la barba di Silvio c’è, le battute ironiche di Mario, i gesti di Simona e per favore un attimo di attenzione a tutti voi equipaggio di Maracaibo: “ma guardate dove vò portatoooo!!!”
Lino |